E’ possibile sostituire un solo dente mancante con un solo impianto dentale, abutment e corona (che può essere costruita utilizzando differenti materiali).

Nel corso della vita, ad una persona può capitare di perdere un dente per differenti ragioni: carie dentale, trauma o incidente, per malattie irreversibili che colpiscono i tessuti di sostegno dell’elemento dentale, la parodontite od anche ascesso.

Indipendentemente dalla causa che ha determinato la caduta od alla estrazione del dente, sostituirlo non è solo la soluzione ad un problema estetico bensì anche dal punto di vista funzionale.

Un dente mancante impone un sovraccarico masticatorio sugli altri denti vicini e, a lungo andare, può anche determinare lo spostamento di questi ultimi dalla loro sede naturale procurando non pochi problemi di occlusione (o malocclusione).

Casistica

Prima di inserire il singolo impianto dentale, il dentista o implantologo deve stabilire la corretta procedura da utilizzare.

Paziente parzialmente edentulo da tempo.

In questo caso al paziente manca un solo dente, tale mancanza, però, perdura da tempo e la gengiva si è chiusa.

Estrazione del dente o della radice residua

A seguito di un trauma profondo che ha determinato anche la frattura profonda della radice naturale del dente oppure di una carie divenuta pulpite che ha distrutto sia lo smalto che buona parte della radice del dente, il dentista non può fare altro che estrarre il dente o la parte di esso ancora in sede.

Esami radiografici

In entrambe i casi si procede con esami radiologici, solitamente una ortopantomografia (OPT), o più comunemente, panoramica dentale meglio ancora se 3D come la DENTALSCAN, in grado di fornire immagini tridimensionali digitali ad altissima risoluzione dei denti, delle arcate dentarie e delle ossa mascellari e mandibolari.

Anestesia

Prima di inserire l’impianto dentale nell’osso mascellare il dentista somministra l’anestesia locale al paziente il quale, se particolarmente ansioso o fobico, potrebbe apprezzare l’utilizzo della sedazione cosciente.

Inserimento dell’impianto dentale

Sulla base dello studio del caso in esame, delle condizioni di salute del paziente e quelle delle ossa mascellari, l’implantologo può decidere di inserire l’impianto dentale utilizzando tecniche differenti:

un solo intervento chirurgico

La procedura implantologica che prevede una sola operazione per l’inserimento dell’impianto dentale è detta “one stage” ovvero in una sola volta.

Il dentista può decidere se collocare l’impianto incidendo la gengiva ed il periostio avendo quindi la visione del campo operatorio oppure adottare la implantologia transmucosa la quale prevede la perforazione delle gengive e dell’osso in un’unica volta senza la necessità di bisturi e suture.

L’intervento di conclude con il fissaggio di un moncone provvisorio sulla testa dell’impianto dentale.

Due interventi per inserire l’impianto dentale per un solo dente

Nel corso del primo intervento il dentista incide la gengiva, inserisce fisicamente l’impianto all’interno dell’osso mascellare, posiziona la vite di guarigione per preservare la parte interna dell’impianto e sutura il lembo creato riposizionando la gengiva.

Trascorso il necessario periodo di osteointegrazione, si effettua il secondo intervento che prevede una nuova incisione della gengiva per scoprire l’impianto, asportare la vite di guarigione ed ancorare il moncone o abutment.

Se sussistono le condizioni necessarie e sufficienti , si potrà caricare l’impianto sin da subito utilizzando l’implantologia a carico immediato.

Costruzione e posizionamento della capsula

Quando il moncone è ancorato all’impianto, si effettua la presa delle impronte dentali utilizzando la classica pasta rosa che indurisce rapidamente oppure con la lampada intraorale che realizza le impronte dentali digitali.

A questo punto la palla passa al laboratorio odontotecnico che, sulla base delle impronte classiche o sulla scansione 3D, realizza il modello reale che monterà su uno strumento chiamato articolatore il quale ha lo scopo di riprodurre i movimenti della bocca durante l’occlusione.

La nuova corona dovrà essere costruita in modo tale da non andare ad alterare l’occlusione. in altre parole, l’odontotecnico deve assicurarsi che il nuovo dente non sia ne più basso ma, soprattutto non più alto degli altri adiacenti. In quest’ultimo caso si parla di difetto da precontatto.

All’odontotecnico è affidato anche il compito di soddisfare le esigenze estetiche del paziente, quindi di realizzare un manufatto che rispetti il colore dei denti adiacenti in modo da nascondere il più possibile il ricorso all’implantologia

La corona protesica, una volta ultimata e testata sull’articolatore, sarà fissata alla sovrastruttura/moncone.

Visite di controllo

Terminato il lavoro di inserimento del singolo impianto dentale per un solo dente, al paziente saranno fissati successivi appuntamenti per verificare che tutto funzioni perfettamente.

E’, altresì, molto importante che il paziente osservi la corretta igiene orale (link a Pulizia impianto singolo) in modo da evitare problemi o fallimento dell’impianto.

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